quando le donne stavano a veglia
Io abito in una città di mare
e, come in tutte queste città,
la vita dei suoi abitanti
è sempre stata legata al mare.
E così, mentre gli uomini navigavano,
le donne stavano a casa sole,
anche per mesi e mesi.
Quando le donne stavano a veglia.
Sulla porta di casa,
le sedie sui marciapiedi scaldati dal sole,
le donne si trovavano, dopo il tramonto.
Finite tutte le incombenze e i doveri
a piccoli gruppetti
si raccontavano, sogni e segreti,
uncinetto alla mano
godendo del fresco della sera,
e le estati passavano nell’attesa
del ritorno dei mariti.
Con il dopoguerra la situazione è cambiata
Il traffico, la televisione
e chissà cos’altro
ha fatto chiudere le porte,
Le donne non si raccontano più.
Io non sono nata qui,
sono nata a Milano,
la mia famiglia si è spostata spesso,
e nella mia infanzia non c’è mai stato
questo modo di vivere e condividere,
ma mi ha sempre incuriosito
come un tassello mancante
nella mia vita.
Fino a quando non è arrivata
per parlare di Roberta e del suo progetto
non mi basterebbe un post,
vi parlerò solo della sua ultima iniziativa…
quando le donne stavano a veglia.
non più le sedie sui marciapiedi,
ma computer e mouse alla mano
l’orario c’era
alle nove e trenta di sera,
tutte qui, tutte pronte
a raccontarci e a lavorare
uncinetto alla mano
seguita da Roberta che ci spiegava
come fare,
a mostrarci on line soddisfatte i risultati
e alla fine ad augurarci la buonanotte.
Proprio una bella serata,
quando le donne stavano a veglia!
Grazie Roberta!
10 Comments
katia
che poesia…..racconti di vita di altri tempi che ora diventano nuovamente attuali……..
Emmeti
Emozionante questo racconto….:o)
niky feltrolilla
wow che bel racconto.. sembrava di essere lì
patrizia P
…che meraviglioso post .mi fai sempre commuovere uffa!!!!! baci Patrizia
loredana
ma che brividi… sembrava di sentire quella brezza fresca della sera che arriva sulla pelle!!!
mi piacerebbe tanto partecipare a questa iniziativa… corro a vedere il link!
brava patrizia che ci metti al corrente di tutte queste idee.
un abbraccio virtuale!
lineecurve
Mi piace proprio questo tuo post! Poetico :))
Roberta Filava
uffa anch'io Pat! ma mi ci voleva proprio oggi ed è arrivato diritto al cuore e all'anima..
uffà!
roberta
Germana
E' vero , è come stare seduti fuori della porta di casa a chiacchierare e crochettare 🙂 tutte insieme.
Silvia Brentegani
verissimo, poetico e commovente post!!!!
1000 GRAZIE per aver reso così bene il clima che si respira con Roberta!!!
Ciao=)
Silvia di toccodililla
Tania
Patrizia che bello…hai reso benissimo quello che è accaduto e quello che accade ogni volta che noi donne ci riappropriano della nostra identità!!!!…mi hai fatto emozionare….un bacio e spero a presto
tania